Sepolture femminili: forse i resti di Ilaria del Carretto
Potrebbero essere i resti di Ilaria del Carretto, seconda moglie di Paolo Guinigi e protagonista del celebre sarcofago capolavoro di Jacopo della Quercia, quelli ritrovati in una delle tre sepolture femminili scoperte nell’ambito degli scavi archeologici nella Cappella di S. Lucia – annessa al complesso di S. Francesco e utilizzata come cappella privata e funeraria dalla famiglia Guinigi.
Nella cappella sono state ritrovate come detto, tre sepolture femminili che potrebbero infatti contenere i resti di altrettante mogli di Paolo Guinigi, che nel Quattrocento fu Capitano e Difensore del Popolo e Signore di Lucca.
La prima moglie fu l’adolescente Maria Caterina degli Antelminelli che, in base ai documenti, morì attorno ai 12 anni di età , forse di peste; la terza, Jacopa Trinci, dei signori di Foligno, che sposò Paolo Guinigi nel 1420 e morì nel 1422, dopo la seconda gravidanza. Ma, soprattutto, la seconda moglie, la più famosa: Ilaria del Carretto, morta dopo aver partorito la seconda figlia e per la quale il marito fece realizzare il sarcofago, uno dei monumenti simbolo di Lucca, che si trova ora esposto nel museo della Cattedrale.
Lo studio antropologico e paleopatologico delle sepolture ritrovate è stato condotto dalla Divisione di Paleopatologia dell’Università di Pisa – il Professor Gino Fornaciari è il Direttore scientifico del progetto mentre Giulio Ciampoltrini, il responsabile per la Soprintendenza Archeologica della campagna di scavi – e con il finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e in accordo con la Soprintendenza Archeologica per la Toscana e ha già permesso di ottenere informazioni nuove sull’aspetto fisico, sullo stile di vita e sulle malattie degli esponenti della famiglia Guinigi.
La chiesa di S. Francesco a Lucca (sinistra) e la tomba di Ilaria di Jacopo della Quercia (destra) |