Introduzione
Grazie al finanziamento della Fondazione della Cassa di Risparmio di Carrara è stato possibile realizzare un progetto dedicato ai Liguri Apuani.
Il progetto dal titolo: Antiche Genti Apuane: ricognizione e studio antropologico delle tombe a cremazione liguri apuane dell’Età del Ferro nella provincia di Massa Carrara è iniziato nel 2012 e terminato ufficialmente nel 2013, benché alcuni approfondimenti dei risultati e la loro pubblicazione parziale sia ancora in corso.
I Liguri Apuani
Sono comunemente chiamati Liguri-Apuani quelle popolazioni di ceppo Ligure che hanno abitato nella parte superiore della Val di Magra, nella Garfagnana, in Versilia, fino alla foce dell’Arno, a partire dall’Età del Ferro (VII – II sec. a.C.).
Resi famosi dalla loro accanita resistenza attraverso una lunga serie di episodi di guerriglia contro i Romani, finirono poi per soccombere nel 155 a.C di fronte alle truppe del console Claudio Marcello ed in parte furono deportati nel Sannio. Di loro restano pochi resoconti letterari (di Livio in particolare) che li descrivono come un popolo forte, avvezzo all’uso delle armi, uomini che operavano in un territorio montuoso e difficile e che seppero infliggere dolorose sconfitte all’esercito romano.
Le tracce di queste popolazioni si perdono nel tempo e ciò che resta di loro sono sporadici e dispersi piccoli insediamenti, perlopiù costituiti da piccole necropoli o singole tombe a cassetta contenenti i corredi e le urne funerarie. Il rituale funerario caratteristico di queste popolazioni è l’incinerazione ed i resti combusti del defunto erano deposti in un’urna con gli oggetti di ornamento personale. Così, quello che resta di questo popolo sono essenzialmente le tombe ed i loro corredi.
A fronte di numerosi e sparsi insediamenti nell’area apuana, manca una visione d’insieme di ciò che poteva essere la vita di queste popolazioni, ma soprattutto manca una caratterizzazione fisica e demografica degli abitanti. E malgrado i danni e le alterazioni subite dai materiali scheletrici a causa della pratica diffusa della cremazione, l’esame antropologico dei resti umani combusti rappresenta l’unica fonte biologica di conoscenza.
Il progetto
Scopo del progetto è stata la ricognizione di tutto il materiale antropologico ed archeologico relativo ai Liguri Apuani nella provincia di Massa Carrara, ricerca poi estesa anche ai territori limitrofi per omogeneità dell’identità culturale.
La maggior parte dei reperti relativi a questo antico popolo proviene da scavi effettuati alla fine dell’800 o ai primi del ‘900, spesso frutto di scoperte occasionali e quindi con scarsa documentazione archeologica. Nella maggioranza dei casi si tratta quindi di scavi non programmati, effettuati spesso a distanza di anni nello stesso sito e condotti da studiosi diversi, comportando la distribuzione dei reperti tra diversi Enti (Musei e Soprintendenze), anche in territori lontani dalla provincia di Massa Carrara. Per diversi reperti sono state purtroppo perdute le tracce, mentre per altri è stato possibile effettuarne il recupero e riunire di nuovo i materiali nella stessa struttura o quanto meno registrane e documentarne la localizzazione.
La ricerca è stata effettuata in tutta la provincia di Massa Carrara e nei territori limitrofi e la realizzazione del progetto è stata possibile grazie anche al contributo ed alla collaborazione degli enti che tutelano e conservano i resti archeologici ed osteologici dei Liguri Apuani, in particolare:
Soprintendenza ai Beni Archeologici della Toscana
Soprintendenza ai Beni Archeologici della Liguria
Museo Archeologico Versiliese “B. Antonucci” di Pietrasanta
Museo Civico Archeologico “U. Formentini” di La Spezia.
Museo Civico “G. Chierici” di Reggio Emilia,
Museo Archeologico Nazionale di Parma
Risultati
I risultati ottenuti in questa ricerca hanno permesso di individuare la localizzazione della maggior parte dei reperti relativi alle popolazioni liguri apuane che abitavano il territorio apuo-lunense e garfagnino, durante l’ultima fase dell’Età del Ferro. La maggior parte di questi reperti, benché rinvenuti nella provincia di Massa Carrara, sono attualmente conservati o esposti presso Musei al di fuori della Provincia. Ciò ha comportato una lunga fase di ricerca delle diverse localizzazioni che per alcuni reperti è risultata piuttosto complicata. Al termine della ricerca è stato comunque possibile realizzare un archivio informatico, un database di Access, che raccoglie tutti i dati ottenuti relativi alla catalogazione dei materiali osteologici e dei corredi delle tombe e la loro attuale collocazione, assieme ai risultati ottenuti dall’esame antropologico dei resti scheletrici umani combusti. Le informazioni acquisite mediante questa ricerca potranno essere d’aiuto per la valorizzazione di queste importanti collezioni archeologiche e osteologiche, che rappresentano le uniche fonti documentarie delle antiche popolazioni apuane, ma che essendo purtroppo frazionate in Musei o depositi, spesso lontani dal loro luogo di origine, rischiano di andare dimenticate.
La ricerca, della durata di un anno, non ha consentito di esaurire la catalogazione e l’individuazione di tutto il materiale relativo alle antiche popolazioni apuane, sia per la difficoltà nel loro reperimento, sia per la quantità dei resti rinvenuti, pertanto è auspicabile un proseguimento delle ricerche.