Nell’ambito di interventi di risanamento e adeguamento impiantistico delle Cappelle Medicee di Firenze, sono state sollevate le due chiusure di pietra serena che serrano il vano di una  sepoltura  ignota,  ricoperta  e  non  identificata  a  seguito  dei  lavori eseguiti  negli  anni  “70  del Novecento.
All’interno è stata verificata la presenza  di una cassa di legno il cui coperchio appariva collassato al proprio interno. Ad un primo esame visivo, nonostante i danni provocati dall’alluvione del 1966 – “implosione” della parte superiore della cassa e strato di detriti sul fondo di questa – il deposito funebre è apparso in connessione anche se fortemente compromesso; la mancanza di targhe identificative visibili, non ha confermato l’identità del cadavere qui deposto nel marzo del 1858. Di certo si tratta di un individuo di sesso maschile di età adulto- matura, compatibile con Gianfrancesco Maria de’ Medici – figlio di Giovanni, a sua volta figlio di Cosimo I e di Livia Vernazza – nato nel 1619 e morto all’età di 70 anni.
L’operazione è avvenuta nella cripta delle Cappelle Medicee, in corrispondenza del passaggio  a sinistra dell’altare presente nella medesima dove già da sabato era stato allestito il cantiere diretto dai responsabili dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze (Museo delle Cappelle Medicee) e seguiti per competenza dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Provincie di Firenze, Prato e Pistoia, dall’Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana.
Per i rilievi archeologici e gli studi paleopatologici e antropologici, l’operazione ha visto impegnato il personale della Divisione di Paleopatologia dell’Università di Pisa, guidato dal professor Gino Fornaciari, già responsabile del “Progetto Medici” tra il 2003 e il 2009.
I risultati degli studi eseguibili nel rispetto della sepoltura e di quanto ancora resta conservato, verranno resi noti appena possibile.

 

Chi era Gianfrancesco Maria de’ Medici

La statua marmorea di Giovanni dalle Bande Nere e, sullo sfondo, l’imponente cupola della Basilica di San Lorenzo

(tratto da Wikipedia)
Gianfrancesco Maria de’ Medici
 (Venezia, 25 agosto 1619 – Firenze, 18 dicembre 1689) era figlio di Don Giovanni de’ Medici e di Livia Vernazza.
Nato quando il padre si trovava a Venezia come generale al servizio della Serenissima, era nato da una relazione illegittima, ma venne legittimato dal fatto che i suoi genitori si sposarono il giorno della sua nascita. Poiché la madre aveva una reputazione discutibile, le fu tolto dopo la morte del marito avvenuta nel 1621 e fu allevato dai Medici a Firenze.
Sua madre lo seguì, ma fu segregata a Villa Le Macine, poi imprigionata, poi rinchiusa in un convento fino al 1639. I Medici fecero annullare il matrimonio di Don Giovanni in modo da evitare qualsiasi rivendicazione dinastica. Gianfrancesco Maria divenne così illegitimo, ma la famiglia granducale gli concesse uno stipendio annuo.