La Divisione di Paleopatologia dell’Università di Pisa, diretta dal Prof. Gino Fornaciari, impegnata ormai da alcuni anni in indagini archeologiche nel territorio di Bagni di Lucca, sta programmando, in accordo con il Comune e con la Soprintendenza Archeologica della Toscana, un nuovo ed importante progetto di ricerca nell’area dell’antico castello di Benabbio.
I resti del castello sono situati sulla sommità di uno sprone che, staccandosi dal massiccio delle Pizzorne, supera di poco i 600 m sul livello del mare. Dalla cima del colle si ha una visuale che copre gran parte della Val di Lima e una porzione di quella del Serchio. Resti imponenti delle fortificazioni corrono intorno alla sommità per alcune centinaia di metri, e racchiudono la chiesa castellana dedicata a San Michele, risalente all’inizio del XIII secolo e tuttora officiata.
Il progetto di ricerca prevede lo scavo archeologico di una vasta area ed interesserà sia il cimitero del castello, situato nei pressi della chiesa, sia le strutture abitative e signorili.
Scopo dell’indagine è rispondere ad alcune domande storiche fondamentali:
1) origini dell’insediamento e prime fasi d’incastellamento;
2) ricostruzione dell’organizzazione dell’insediamento nelle sue varie fasi;
3) ricostruzione dello stile di vita e delle malattie degli abitanti del castello attraverso lo studio dei resti scheletrici.
Contemporaneamente alle indagini archeologiche è prevista la realizzazione di un percorso di visita che consenta agli interessati di accedere in sicurezza al cantiere di scavo e di assistere direttamente, con i propri occhi, ai progressi della ricerca.
Le linee guida del progetto sono state esposte alla popolazione di Benabbio durante un incontro, a cui hanno partecipato il Sindaco del Comune, Antonio Contrucci ed il Responsabile per l’area amministrativa di Benabbio, Paolo Michelini, tenutosi la sera del 22 dicembre 2006 nel locale Teatro Eden.
L’accoglienza da parte degli abitanti del paese è stata a dir poco entusiastica, con numerose e generose offerte di collaborazione. Il desiderio di scoprire quali tesori archeologici e storici racchiuda la collina del castello è sempre stato vivo tra la gente di Benabbio, e nel corso dei secoli sono fiorite sul conto di quei ruderi coperti dalla vegetazione molte leggende che hanno contribuito ad accrescere la curiosità e l’interesse.
Il cantiere di scavo, un vero e proprio cantiere-scuola per gli studenti dei corsi di Paleopatologia e Archeologia funeraria dell’Università di Pisa, prevede la permanenza sul sito di almeno una quindicina di operatori archeologi per la durata di uno o più mesi l’anno a partire dall’agosto del 2007. La possibilità di un’indagine archeologica di lunga durata – sono stati programmati per il momento almeno cinque anni di ricerche – costituisce indubbiamente una notevole opportunità per uno sviluppo turistico dell’area che renda il castello di Benabbio fulcro di un percorso storico-archeologico più ampio, comprendente le varie pregiatissime emergenze archeologiche e monumentali della Val di Lima lucchese.