Angelica Vitiello

Incarichi:

Responsabile del Laboratorio di Paleopatologia
Cultore della materia in Archeologia funeraria, Paleopatologia e Storia della Medicina

Breve curriculum:

Laureata in Filosofia presso l’Università di Roma “La Sapienza”, ha conseguito presso l’Università di Pisa il diploma di specializzazione in Archeologia preistorica, con una tesi antropologica dal titolo ” I reperti scheletrici umani della Grotta-Riparo Continenza di Trasacco (L’Aquila)”.
Ha partecitato alle campagne di scavo di siti di epoca preistorica: il villaggio neolitico di Trasacco (Foggia), la Grotta Riparo Continenza di Trasacco (Foggia), la stazione del paleolitico inferiore di Castel di Guido (Roma), il villaggio neolitico di Ripa Tetta (Lucera).
Dal 1985 al 1998 ha svolto la propria attività di studio e di ricerca nell’ambito della Cooperativa etnoantropologica e paletnologica “ANTHROPOS”. In quell’ambito ha studiato reperti scheletrici, inumati e cremati di epoca preistorica, protostorica e storica per incarico di Università, Soprintendenze e Comuni ed ha contribuito all’allestimento di mostre.
Dal 1999 collabora stabilmente con il Prof. Gino Fornaciari, ordinario di Storia della Medicina presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa. Nel quadro di tale collaborazione ha svolto e svolge un’intensa attività di studio e di ricerca in laboratorio ed “in situ”, di formazione di studenti universitari e laureandi, di pubblicazioni su riviste scientifiche.
Dal 2003 ha iniziato la collaborazione anche con il Dipartimento di Archeologia medievale dell’Università di Siena.
Dal 2006 è responsabile del nuovo laboratorio di paleopatologia presso il Museo di Storia Naturale, realizzato all’interno della storica Certosa di Calci.

ATTIVITA’ DI STUDIO E DI RICERCA

1986
Studio, con altri, degli inumati medievali della Chiesa di S. Tommaso Apostolo a Messina su incarico del Dr. Scibona, Università di Messina.
Studio dei resti scheletrici del pittore Mantegna e di altri membri della sua famiglia, in collaborazione con il Prof. Francesco Mallegni, su incarico della Soprintendenza Archeologica della Lombardia.

1987
Schedatura, con altri, dei reperti antropologici delle necropoli di età classica di S. Antonio di Ossi e Posada, su incarico della Soprintendenza Archeologica di Sassari e Nuoro.
Studio antropologico, con altri, dei reperti antropologici di età tardo-antica e altomedievale, delle necropoli di Romans d’Isonzo (Gorizia) e Via Donota (Trieste) commissionata dalla Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia.
Catalogazione degli inumati medievali e postmedievali dell’Abbazia di Fruttuaria, S. Benigno Canavese commissionata dalla Soprintendenza Archeologica del Piemonte.

1988
Studio, con altri, dei reperti antropologici medievali della Rocca di Asolo su incarico del prof. G. Rosada dell’ Università di Padova. Studio, con altri, dei cremati della necropoli di Pontecagnano, su incarico dell’Università degli studi di Napoli.

1989
Collaborazione alla progettazione e all’allestimento della mostra “Grotta Prato, Massa Marittima: un luogo sepolcrale di 4000 anni fa”, su incarico del Comune di Massa Marittima.
Studio, con altri, di un nuovo gruppo di reperti antropologici altomedievali della necropoli di Romans d’Isonzo ed allestimento dei testi relativi al settore antropologico della mostra:”Longobardi a Romans d’Isonzo. Itinerario attraverso le tombe altomedievali”, su incarico della Soprintendenza Archeologica del Friuli Venezia Giulia.
Studio, con altri, dei reperti antropologici medievali della chiesa di S. Maria della Purificazione a Sumirago (Varese).

1990
Studio, con altri, degli inumati della necropoli altomedievale di Palazzo Ricchieri a Pordenone, commissionato dalla Cooperativa “Prometeo” di Pordenone.

1991
Schedatura, con altri, dei reperti antropologici altomedievali della necropoli di Centallo Fossano su incarico della Soprintendenza Archeologica del Piemonte.
Studio dei reperti antropologici di epoca tardoantica e altomedievale del Liceo Arnaldo di Brescia, commissionato dalla Soprintendenza Archeologica della Lombardia.
Studio dei resti cremati di Rosarno, commissionato dalla Soprintendenza archeologica di Reggio Calabria.

1992
Studio, con altri, dei reperti scheletrici di epoca medievale di Piazza Dante, Pisa, su incarico della Soprintendenza ai Beni Archeologici per la Toscana. Collaborazione all’allestimento delle vetrine e dei testi relativi al settore antropologico della Mostra: “Piazza Dante: uno spaccato della storia pisana”
Studio, con altri, dei reperti antropologici dell’età del Bronzo di Monte Ceti (Pesaro), commissionato dalla Soprintendenza Archeologica di Ancona.
Studio, con altri, dei reperti antropologici di Eraclea, commissionato dalla Soprintendenza Archeologica di Agrigento.

1993
Studio dei reperti antrologici di S. Giorgio Intra, commissionato dalla Soprintendenza archeologica di Reggio Calabria.
Studio, con altri, dei reperti antropologici di epoca romana di Industria (Chivasso), e di un ultimo gruppo di reperti della necropoli altomedievale di Centallo Fossano commissionati dalla Soprintendenza Archeologica del Piemonte.
Partecipazione all’allestimento della Mostra sugli scavi del Monte Castellare di Asciano (PI) con due pannelli relativi allo studio antropologico di un lattante
Partecipazione al corso inerente ai problemi di “Anthropologie de terrain”, tenuto a Pisa dal 25 gennaio al 5 febbraio dal Prof. H. Duday, direttore di ricerca presso il laboratorio di antropologia dell’università di Bordeaux.

1994
Studio, con altri, dei reperti antropologici altomedievali di Chieri, Centallo e Acqui Terme, commissionato dalla Soprintendenza archeologica del Piemonte.
Studio, con altri, dei reperti scheletrici di Vada (VI-VII d.C.), commissionati dal Dipartimento di Archeologia dell’Università di Pisa, partecipazione alla Mostra con l’allestimento di pannelli relativi alla parte antropologica.
Partecipazione al corso di perfezionamento in Paleopatologia diretto dal Prof. Gino Fornaciari.

1995
Schedatura, con altri, del materiale scheletrico pertinente a 50 individui rinvenuti nel porto di Ercolano, in seguito all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., su incarico della Soprintendenza Archeologica dell’Abruzzo.
Restauro e schedatura, con altri, dei resti antropologici di varie località piemontesi di epoca medievale: S. Ambrogio di Torino, Tortona, su incarico della Soprintendenza Archeologica del Piemonte. Restauro e schedatura, con altri, di un secondo gruppo di reperti scheletrici rinvenuti a S. Giovanni Therestì, su incarico della Soprintendenza Archeologica della Calabria.
Partecipazione al XIX Convegno di Studi Etruschi ed Italici a Volterra con la relazione “Le ricerche antropologiche sui gruppi umani a cultura etrusca”, in collaborazione con il prof. Francesco Mallegni.

1996
Studio antropologico dei resti scheletrici, risalenti al IX-X secolo, rinvenuti nella grotta S. Elia a Mellicuccà, su incarico della Soprintendenza Archeologica della Calabria.
Studio antropologico, con altri, dei resti scheletrici di epoca longobarda, provenienti da Rivoli “La Perosa”, su incarico della Società Arkaia di Torino.
Studio antropologico dei resti scheletrici della necropoli di Castel di Tusa di epoca tardo-romana, su incarico della Soprintendenza dei Beni Culturali e Ambientali di Messina.
Studio antropologico, con altri, degli inumati di epoca medievale di Poirino, località Stuerda, della cattedrale di Ivrea, su incarico della Soprintendenza Archeologica del Piemonte.
Schedatura di 98 scheletri rinvenuti nel porto di Ercolano, su incarico della Soprintendenza Archeologica dell’Abruzzo. Cultore della materia nel corso di laurea in Beni Culturali ha tenuto un seminario all’interno del corso di Antropologia Fisica, sulle problematiche relative allo scavo delle sepolture.
Partecipazione alla campagna di scavo, diretta dal prof. Fabio Redi, e studio antropologico dello scheletro rinvenuto nell’abside della chiesa di S. Maria a Monte.
Partecipazione al Convegno di Aosta “Antropologia del Medioevo: Biologia e cultura nelle Alpi Occidentali” con una relazione, insieme ad altri “Paleobiologia di alcuni gruppi umani del Piemonte occidentale, dal III-IV al XVIII secolo d.C.: primi risultati delle analisi antropologiche”

1997
Studio antropologico, con altri, degli inumati della cattedrale di Ivrea, di Poirino, su incarico della Soprintendenza Archeologica del Piemonte.
Studio antropologico, con altri, degli inumati rinvenuti durante gli scavi nella città di Torino (palazzo Carignano, via Garibaldi, via Botero, via Barbaroux, piazza Emanuele Filiberto, via Cappelverde).
Seminario, all’interno del corso di Antropologia fisica, sulle problematiche relative allo scavo di sepolture.

1998-1999
Studio antropologico, insieme ad altri, degli inumati della chiesa di S. Anastasio di Asti, di Industria, del complesso abbaziale di S. Dalmazzo (Borgo S. Dalmazzo), di Vercelli , di Piazza s. Giovanni di Torino, su incarico della Soprintendenza di Torino.

1999: Ricognizione e studio antropologico e paleopatologico della famiglia della Rovere di Urbino: il duca Francesco, il cardinale Giulio, Lavinia e Giulia della Rovere, sotto la direzione scientifica del Prof. Gino Fornaciari.

2000-2001: Studio paleopatologico, in collaborazione con altri, dei reperti scheletrici di età imperiale della Necropoli della Serenissima di Roma.
Ricognizione e studio antropologico e paleopatologico della Beata Elena Guerra.

2002: Ideatrice e curatrice di una mostra sulla storia dell’ostetricia “Con le mani non armate: Storia di un’arte femminile tra Settecento e Novecento”, esposta a Pisa e in altre città della Toscana.
Presentazione, insieme ad altri, di due poster all’European Meeting of the Paleopathology Association a Coimbra: “A severe case of rickets in the roman imperial age” e “A case of ankylosing spondylitis from the roman imperial age”

2002-2003: Ha coordinato lo studio antropologico e paleopatologico degli inumati di epoca alto-medievale del Castello di Monte di Croce (Pontassieve), oggetto della tesi di laurea in conservazione dei Beni Culturali di Sara Giusiani “Il cimitero signorile del Castello di Monte di Croce (XI secolo): Paleopatologia di una classe socialmente elevata del Medioevo italiano”
Ricognizione e studio antropologico e paleopatologico delle sante Attinia e Greciniana di Volterra.

2003 Studio antropologico e paleopatologico degli inumati rinvenuti nelle campagne di scavo 1994, 1995 nel cimitero altomedievale di Poggio Imperiale – Poggibonsi.
E’ cultore della materia in “Storia della Medicina” presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa.

2004 Studio antropologico e paleopatologico degli inumati rinvenuti nella campagna di scavo del 1997 nel cimitero altomedievale di Poggio Imperiale – Poggibonsi. Studio odontologico di tutti gli inumati di Poggibonsi.
Partecipazione, in qualità di antropologa, al progetto “Medici”, che prevede lo studio dei corpi dei granduchi di Toscana e dei loro familiari, conservati nelle Cappelle Medicee di Firenze.
Sono stati analizzati finora i resti scheletrici di Cosimo I, granduca di Toscana, della moglie Eleonora di Toledo, dei figli Don Giovanni e Don Garzia, di Francesco I, granduca di Toscana, della moglie Giovanna d’Austria, di sei infanti.
Studio antropologico, ergonomico e paeopatologico, in collaborazione con la dott. Sara Giusiani, dei resti scheletrici della seconda fase del cimitero medievale di Monte di Croce (Pontassieve).
Studio di due scheletri di epoca medievale (X-XI secolo), rinvenuti nello scavo del complesso ex Galli Tassi di Lucca.
Analisi antropologica ed ergonomica dello scheletro del Conte di Montella Diego I di Cavaniglia (1453-1481), conservato nel Convento di S.Francesco a Folloni di Montella (Avellino)
E’ cultore della materia in “Storia della Medicina” presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa e in “Paleopatologia” nel corso di Scienze dei Beni culturali della facoltà di Lettere e Filosofia.

2005 Studio antropologico e paleopatologico di 45 scheletri in connessione e di numerosi resti disarticolati del cimitero di Poggio Imperiale – Poggibonsi rinvenuti nella campagna di scavo del 1998
Partecipazione, in qualità di antropologa, al progetto “Medici”. Sono stati studiati Anna e Filippo figli di Francesco I e di Giovanna d’Austria, un bambino di 6 mesi-1 anno non ancora identificato
Partecipazione insieme a Sara Giusiani e Gino Fornaciari al XVI Congresso degli Antropologi italiani (Genova, 29-31 ottobre 2005) con la relazione “Ergonomia di una classe socialmente elevata del Medioevo italiano: il cimitero del Castello di Monte di Croce presso Pontassieve, Firenze (XI-XII secolo secolo)
Stesura della relazione sugli inumati della seconda fase del cimitero medievale di Monte di Croce (Pontassieve)
Coordina lo studio antropologico e paeopatologico degli inumati del Duomo di Siena oggetto della tesi di laurea in conservazione dei Beni Culturali di William Frediani
E’ cultore della materia in “Storia della Medicina” presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa e in “Paleopatologia” nel corso di Scienze dei Beni culturali della facoltà di Lettere e Filosofia.

2006
Studio antropologico e paleopatologico di parte degli inumati del cimitero di Poggio Imperiale – Poggibonsi rinvenuti nella campagna di scavo del 2005, della Pieve di S. Genesio (S. Miniato) rinvenuti nelle campagne di scavo 2002-2005 e di Pieve di Pava rinvenuti nelle campagne di scavo 2004-2005.
Ha tenuto un seminario sulla tafonomia all’interno del corso di Paleopatologia del Prof. Gino Fornaciari.
E’ cultore della materia in “Storia della Medicina” presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa e in “Paleopatologia” nel corso di Scienze dei Beni culturali della facoltà di Lettere e Filosofia.

2007
Ha coordinato lo studio antropologico e paleopatologico degli inumati di epoca alto medievale e degli  inumati rinvenuti in tombe a cassone di XIII secolo dell’area cimiteriale annessa alla chiesa di S. Agostino di Poggibonsi.
E’ cultrice della materia in “Storia della Medicina” presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa,  in “Archeologia Funeraria” e in “Paleopatologia” nel corso di Scienze dei Beni culturali della facoltà di Lettere e Filosofia.

2008
Ha coordinato lo studio antropologico e paeopatologico delle sepolture infantili di XIII secolo, portate alla luce nelle campagne di scavo del 2005-2006,  rinvenute all’interno della Chiesa di Sant’Agostino, oggetto della tesi di laurea di Francesca Sbrana. Il campione era costituito da 80 bambini di cui solo 28 in connessione.

2009
E’ cultrice della materia in “Storia della Medicina” presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa,  in “Archeoantropologia” e in “Paleopatologia” nel corso di Scienze dei Beni culturali della facoltà di Lettere e Filosofia.
Ha tenuto alcuni seminari nell’ambito del corso di Archeoantropologia sulla determinazione del sesso e dell’età di morte e sull’ergononomia.
Ha tenuto un seminario alle allieve ostetiche sull’ostetricia del Settecento ed Ottocento.
Si conclude lo studio dei 163 inumati di XIII secolo sepolti nei cassoni all’esterno della Chiesa di S.Agostino di Poggibonsi, oggetto della tesi di Anna Bini.
Ha contribuito alla elaborazione delle schede antropologiche da inserire nel GIS

2010
E’ cultrice della materia in “Storia della Medicina” presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa,  in “Archeologia Funeraria” e in “Paleopatologia” nel corso di Scienze dei Beni culturali della facoltà di Lettere e Filosofia.
Ha coordinato lo studio antropologico e paeopatologico degli inumati del cimitero della pieve di Monti di Villa oggetto della tesi di laurea specialistica in conservazione dei Beni Culturali di Silvia Rezza
e degli inumati  del cimitero  ottocentesco di Benabbio oggetto della tesi di laurea specialistica in conservazione dei Beni Culturali di Barbara Baldino.

2011
E’ cultrice della materia in “Storia della Medicina” presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Pisa,  in “Archeologia Funeraria” e in “Paleopatologia” nel corso di Scienze dei Beni culturali della facoltà di Lettere e Filosofia.
Ha coordinato lo studio antropologico e paeopatologico del campione umano altomedievale di Poggibonsi portato alla luce nella campagna di scavo del 2007, oggetto della tesi di laurea specialistica in conservazione dei Beni Culturali di Marilina  D’Andretta.

Articoli, Atti, Riassunti

Mallegni F., Vitiello Angelica 1986, Notizie preliminari sui resti scheletrici di Andrea Mantegna, in: Attene Franchini: Scavo nella cappella funeraria di A. Mantegna. Notiziario della Soprintendenza Archeologica della Lombardia,  pp.180-182.

Bartoli F., Mallegni F., Vitiello A,1988, Indagini paleobiologiche e paleonutrizionali sui reperti umani. in: D’Agostino B. e Gastaldi P. (eds), Pontecagnano. La necropoli del Picentino. La prima età del Ferro. Napoli, pp. 249-278.

Bedini E., Vitiello A, Bartoli F,1989, I resti scheletrici umani. In: Longobardi a Romans d’Isonzo. Itinerario attraverso le tombe altomedievali. Catalogo della Mostra, pp.125-134

Vitiello A., Mallegni F., 1989, Paleobiologia del gruppo umano neolitico della Grotta Riparo Continenza. Atti del Convegno di Archeologia: Il Fucino e le aree limitrofe nell’antichità, pp 65-75.

Barra A., Grifoni Cremonesi R., Mallegni F., Piancastelli M., Vitiello a., Wilkens B., La grotta Continenza di Trasacco. I livelli a ceramica., Riv. sc. preist., 1990

Bartoli F., Mallegni F., Vitiello A., 1991, Indagini nutrizionali e odontostomatologiche per una definizione della dieta alimentare in un gruppo umano a cultura etrusca: gli inumati della necropoli di Monterozzi di Tarquinia (VI-II a.C.). Studi Etruschi, vol. LVI, pp.255-269.

Bedini E., Gaggini C., Vitiello A, Gli inumati medievali della Chiesa di S. Maria della purificazione (Sumirago). Studio antropologico e paleopatologico. In Mariotti V., De Marchi P.M. (eds.), S. Maria in Sumirago, pp117-125

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Mallegni F., Paglialunga L., Ronco D., Vitiello A., 1993, Gli scheletri medievali rinvenuti nello scavo di piazza Dante. Analisi antropologica degli individui rinvenuti in altre aree dello scavo. In: Pisa. Piazza Dante. Uno spaccato della storia pisana. La campagna di scavo 1991, Pisa, pp. 723-746.

Paglialunga L., Vitiello A., 1994, Studio antropologico dei reperti scheletrici umani, in Il Battistero di Chieri tra Archeologia e Restauro, a cura di D. Biancolini e G. Pantò in I Giornali di Restauro, 3, pp. 103-107.

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Bedini E., Bartoli F., Paglialunga L., Severini F., Vitiello A.,1997, Paleobiologia del gruppo umano altomedievale della Chiesa cimiteriale di Centallo (Cuneo). In L’Italia centro-settentrionale in età longobarda, Atti del Convegno, Ascoli Piceno, 6-7 Ottobre 1995, Firenze.

Mallegni F., Vitiello Angelica, 1997, Le ricerche antropologiche su gruppi umani a cultura etrusca. In Aspetti della cultura di Volterra etrusca fra l’età del Ferro e l’età ellenistica e contributi della ricerca antropologica alla conoscenza del popolo etrusco, Atti del XIX Convegno di Studi etruschi ed italici, Volterra, 13-19 Ottobre 1995, Firenze.

Mallegni F., Bedini E., Vitiello A., Paglialunga L., Bartoli F, 1998, Su alcuni gruppi umani del territorio piemontese dal IV al XVIII secolo: aspetti di paleobiologia. In Mercando L., Micheletto E. (eds.), Archeologia in Piemonte. Il Medioevo, Torino.

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Coschino F., Fornaciari A., Minozzi S., Vitiello A., Fornaciari G., 2009, La gestione informatica del dato antropologico: dallo scavo al laboratorio, archiviazione, gestione ed elaborazione dei dati, Riassunto di comunicazione, XVIII Congresso dell’Associazione Antropologica Italiana, 1-4 ottobre 2009, Aracne ed., Roma.
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